Biografia di Carla Fracci

Carolina Fracci nacque a Milano il 20 agosto 1936 e morì a Milano il 27 maggio 2021. Fu una ballerina.

Figlia di un tranviere dell'ATM e di una casalinga, crebbe in un contesto popolare che ne temprò la determinazione nonostante le difficoltà economiche del dopoguerra.

Nella sua giovinezza, a dieci anni fu iscritta alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala sotto la guida di maestre come Edda Martignoni, Paolina Giussani e la rigorosa Vera Volkova, inizialmente trovando la danza noiosa e sognando di diventare parrucchiera, ma a dodici anni, dopo aver danzato La bella addormentata accanto a Margot Fonteyn del Royal Ballet, scoprì la sua passione totale per il balletto classico.

Diplomata nel 1954, continuò la formazione con stage a Londra, Parigi e New York, debuttando professionalmente nel 1955 come solista in Cenerentola e diventando prima ballerina nel 1958, un'ascesa fulminante che la portò a calcare i palchi internazionali.​​

La sua carriera esplose negli anni '50 e '60 con interpretazioni leggendarie nei grandi classici romantici, come Giselle, La Sylphide, Giulietta in Romeo e Giulietta, Swanilda in Coppelia e Francesca da Rimini, danzando con compagnie prestigiose quali il London Festival Ballet, il Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet, il Royal Swedish Ballet e, dal 1967, come artista ospite dell'American Ballet Theatre.

Tra il 1960 e il 1970 formò partnership indimenticabili con danzatori come Rudolf Nureyev, con cui inaugurò versioni innovative dei balletti, Mikhail Baryshnikov, Vladimir Vasiliev, Erik Bruhn, Henning Kronstam e Paolo Bortoluzzi, mentre in Italia collaborò con Roberto Bolle nelle fasi finali della carriera e fu diretta da coreografi come John Cranko.

Negli anni successivi, oltre a esibirsi in Medea e altri ruoli contemporanei, assunse ruoli direttivi: dal 1989 al Teatro San Carlo di Napoli, dal 1995 all'Arena di Verona e dal 2000 al 2010 al Teatro dell'Opera di Roma, dove rivitalizzò il repertorio classico e formò nuove generazioni di danzatori.​​

Nel 2013 vide le stampe il libro Passo dopo passo. La mia storia, a cura di Enrico Rotelli. Dal 2009 al 2014 ricoprì l'incarico di assessore alla cultura della Provincia di Firenze, impegnandosi contro i tagli allo spettacolo, e nel 2020 ricevette un premio alla carriera dal Senato della Repubblica. Sposata dal 1964 con il manager Beppe Menegatti, che la accompagnò professionalmente, morì a Milano a 84 anni, lasciando un'eredità di grazia e eccellenza riconosciuta dal New York Times come "prima ballerina assoluta".