Frasi di Pier Damiani



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Passante, ciò che tu sei, io fui; ciò ce io sono adesso, tu sarai. Ricordati di me, abbi pietà di me, prega perché il Signore mi risparmi.

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Io non mi lamento sulle rovine delle mura d'una turrita città o sull'edificio d'un tempio abbattuto, non piango perché le schiere gementi del vile volgo sono state condotte in cattività nell'impero del re di Babilonia; è sulla nobile anima che a gran voce io piango, sull'anima creata ad immagine e somiglianza di Dio e riscattata dal sangue preziosissimo di Cristo, più splendida di molti edifici, più preziosa certo di tutti i palazzi che si costruiscono in terra. Io piango la caduta dell'anima insigne e la rovina del tempio in cui Cristo aveva dimorato.

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Un chierico o un monaco che molesta gli adolescenti o i giovani o chi è stato sorpreso a baciare o in un altro turpe atteggiamento, venga sferzato pubblicamente e perda la sua tonsura. Dopo essere stato rasato, venga ricoperto di sputi e stretto con catene di ferro, venga lasciato marcire nell'angustia del carcere per sei mesi.

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Allora, fratello, vuoi imparare la grammatica? Impara a declinare Dio al plurale!

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Questa pestilenziale tirannia di Sodoma rende gli uomini turpi e spinge all'odio verso Dio.

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Nelle nostre regioni, cresce un vizio assai scellerato e obbrobrioso. Se la mano della severa punizione non lo affronterà al più presto, certamente la spada del furore divino infierirà terribilmente, minacciando la sventura di molti.




Biografia di Pier Damiani