Frasi di Gabriele D'Annunzio



1/24

Il tesoro dei poveri è l'illusione.

2/24

Ci sono certi sguardi di donna che l'uomo amante non scambierebbe con l'intero possesso del corpo di lei.

3/24

La passione in tutto.
Desidero le più lievi cose perdutamente, come le più grandi.
Non ho mai tregua.

4/24

Il rimpianto è il vano pascolo di uno spirito disoccupato. Bisogna soprattutto evitare il rimpianto occupando sempre lo spirito con nuove sensazioni e con nuove immaginazioni.

5/24

Il piacere è il più certo mezzo di conoscimento offertoci dalla Natura, e colui il quale molto ha sofferto è men sapiente di colui il quale molto ha gioito.

6/24

Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.

7/24

E, poiché sola nell'universo la poesia è verità, quegli che sa contemplarla e attrarla in sé con le virtù del pensiero, quegli è presso a conoscere il segreto della vittoria su la vita.

8/24

Grande il misfatto ma grande il patire.

9/24

Rapidità, Rapidità, gioiosa
vittoria sopra il triste peso, aerea
febbre, sete di vento e di splendore,
moltiplicato spirito nell'òssea
mole, Rapidità, la prima nata
dall'arco teso che si chiama Vita!

10/24

Tutto ritorna; e la saggezza è vana.
La saggezza non val legno ficulno
né zàccaro caprino.

11/24

Arma la prora e salpa verso il mondo.

12/24

Vado verso la vita.

13/24

L'uomo a cui è dato soffrire più degli altri, è degno di soffire più degli altri.

14/24

Nello spirito attivo come nel terreno fertile non si perde alcun seme.

15/24

Taci.
Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.

16/24

Siamo trenta d'una sorte,
e trentuno con la morte.

17/24

Il falso e il vero son le foglie alterne
d'un ramoscello; il savio non discerne
l'una dall'altra, l'un dall'altro lato.

18/24

Certi versi divini non ci toccano a dentro se non per la lor virtù musicale: come lettera essi hanno un significato vano o indistinto.

19/24

La nostra vita è un'opera magica, che sfugge al riflesso della ragione e tanto più è ricca quanto più se ne allontana, attuata per occulto e spesso contro l'ordine delle leggi apparenti.

20/24

Vittoria nostra, non sarai mutilata.

21/24

Mila, una risonanza nella voce
tu hai, che mi consola e mi contrista
come d'ottobre quando con le mandre
si cammina cammina lungo il mare.

22/24

Schiavismo agrario.

23/24

Giardini chiusi, appena intraveduti,
o contemplati a lungo pe' cancelli
che mai nessuna mano al viandante
smarrito aprì come in un sogno. Muti
giardini, cimiteri senza avelli,
ove erra forse qualche spirto amante
dietro l'ombre de' suoi beni perduti!

24/24

O Giovinezza, ahi me, la tua corona
su la mia fronte già quasi è sfiorata.
Premere sento il peso de la vita,
che fu sì lieve, su la fronte prona.




Biografia di Gabriele D'Annunzio