Biografia di Demostene
Nazione: Grecia
Demostene nacque ad Atene, Grecia nel 384 a.C. e morì a Calauria, Grecia il 12 ottobre 322 a.C.. Fu politico e oratore.
Proveniva da una famiglia di modeste risorse, ma riuscì a ricevere un'educazione sofisticata. Iniziò la sua carriera politica intorno al 354 a.C. e divenne noto per la sua abilità oratoria e il suo strenuo sostegno alla democrazia. Durante il periodo in cui Filippo II di Macedonia (padre di Alessandro Magno) minacciava l'indipendenza delle città greche, Demostene cercò di unire le città-stato greche contro la minaccia macedone attraverso i suoi celebri discorsi, noti come le Filippiche.
Demostene si scontrò con il politico e oratore Aeschines in una serie di famosi discorsi, tra cui le Orazioni contro Filippo e le Orazioni sulle corone, dove difese la sua leadership e la sua politica di resistenza contro Filippo. Nonostante i suoi sforzi, Demostene non riuscì a impedire la sconfitta di Atene nella battaglia di Cheronea nel 338 a.C., che portò alla supremazia macedone in Grecia.
Dopo la morte di Alessandro Magno nel 323 a.C., Demostene cercò di resistere all'egemonia di Antipatro, un generale macedone, ma la sua opposizione gli costò caro. Fu accusato di tradimento e condannato all'esilio nel 322 a.C.. Durante il suo esilio, continuò a cercare di mobilitare l'opposizione contro i macedoni, ma i suoi sforzi furono in gran parte infruttuosi.
Nello stesso anno fu richiamato ad Atene, ma il ritorno fu breve: per evitare ulteriori persecuzioni, si avvelenò. La sua morte segnò la fine della lotta contro l'ingerenza macedone, ma il suo contributo alla retorica e alla politica ateniese è rimasto di notevole importanza nella storia antica. Le sue orazioni sono studiate ancora oggi come esempi di eloquenza e strategia retorica.
Proveniva da una famiglia di modeste risorse, ma riuscì a ricevere un'educazione sofisticata. Iniziò la sua carriera politica intorno al 354 a.C. e divenne noto per la sua abilità oratoria e il suo strenuo sostegno alla democrazia. Durante il periodo in cui Filippo II di Macedonia (padre di Alessandro Magno) minacciava l'indipendenza delle città greche, Demostene cercò di unire le città-stato greche contro la minaccia macedone attraverso i suoi celebri discorsi, noti come le Filippiche.
Demostene si scontrò con il politico e oratore Aeschines in una serie di famosi discorsi, tra cui le Orazioni contro Filippo e le Orazioni sulle corone, dove difese la sua leadership e la sua politica di resistenza contro Filippo. Nonostante i suoi sforzi, Demostene non riuscì a impedire la sconfitta di Atene nella battaglia di Cheronea nel 338 a.C., che portò alla supremazia macedone in Grecia.
Dopo la morte di Alessandro Magno nel 323 a.C., Demostene cercò di resistere all'egemonia di Antipatro, un generale macedone, ma la sua opposizione gli costò caro. Fu accusato di tradimento e condannato all'esilio nel 322 a.C.. Durante il suo esilio, continuò a cercare di mobilitare l'opposizione contro i macedoni, ma i suoi sforzi furono in gran parte infruttuosi.
Nello stesso anno fu richiamato ad Atene, ma il ritorno fu breve: per evitare ulteriori persecuzioni, si avvelenò. La sua morte segnò la fine della lotta contro l'ingerenza macedone, ma il suo contributo alla retorica e alla politica ateniese è rimasto di notevole importanza nella storia antica. Le sue orazioni sono studiate ancora oggi come esempi di eloquenza e strategia retorica.
Frasi di Demostene
Abbiamo un totale di 6 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Nulla è più facile che illudersi,
perché ciò che ogni uomo desidera,
crede anche che sia vero.
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