Biografia di Facundo Cabral

Facundo Cabral
Nazione: Argentina    
Rodolfo Enrique Cabral Camiñas nacque a La Plata, Argentina il 22 maggio 1937 e morì a Città del Guatemala il 9 luglio 2011. Fu un cantautore, poeta, scrittore e filosofo.

Quello che si sa della sua infanzia è stato da lui narrato in un'intervista del 2009. All'età di nove anni scappò di casa per quattro mesi, con l'intenzione di recarsi a Buenos Aires e parlare con il presidente Juan Domingo Perón, poichè egli aveva la fama di "dare lavoro ai poveri". Giunto nella capitale chiese indicazioni per la Casa Rosada, ma un ambulante gli disse che difficilmente sarebbe stato ricevuto. Era meglio se fosse andato a La Plata perchè era l'anniversario della città e Perón sarebbe stato lì.
Arrivato in città, dormì a fianco della cattedrale il giorno dopo riuscì a eludere il cordone di sicurezza del presidente. Fu preso solo all'ultimo momento da un poliziotto ma Perón, che stava casualmente salutando la folla guardando proprio da quella parte gli ordinò di lasciarlo andare. e fece fermare la macchina decapottabile. Quando il presidente gli chiese se voleva dirgli qualcosa lui rispose: "Sì, c'è lavoro?"
Sempre secondo quanto dichiarato, la moglie di Perón, Eva Duarte (universalmente conosciuta come Evita) disse: "Finalmente qualcuno che chiede lavoro e non l'elemosina." La madre di Cabral ottenne un lavoro e la famiglia si stabilì a Tandil.
Facundo però ebbe un'infanzia non facile e non era un stinco di santo: già dedito all'alcool a 9 anni, e dal pessimo carattere, finì in riformatorio, ma riuscì a scappare. A 14 anni venne ripreso ma, fortunatamente per lui, in carcere un prete gesuita gli insegnò a leggere e a scrivere e gli fece compiere gli studi obbligatori. Ciononostante, un anno prima della scadenza della pena, scappò con l'aiuto del prete. Incontrò un vagabondo ch egli recitò il Sermone della Montagna, facendogli conoscere la religione, anche se lui si professò sempre non appartenente ad alcuna chiesa.

A 22 anni si spostò a Mar del Plata e trovò lavoro in un hotel. il gestore lo sentì suonando musica folcloristica con la chitarra, e gli dede la possibilità di cantare presentandosi con lo pseudonimo di El Indio Gasparino.
Le sue prime incisioni non ebbero molto successo ma nel 1970 le cose cambiarono. Cabral si trovava in Uruguay per un concerto insieme a Jorge Cafrune. Dopo l'esibizione andarono a bere qualcosa, un po' tristi per non sapere quando avrebbero potuto tornare in Argentina. Cafrune ricordò a Cabral che questi gli aveva promesso una canzone, ma ancora non l'aveva composta. Allora Cabral prese la chitarra e scrisse No soy de aquí ni soy de allá, che successivamente lo fece diventare famoso.

Nel 1976, già considerato un cantautore di protesta, fu costretto a lasciare l'Argentina dalla dittatura militare e si recò quindi in Messico. Vi fece ritorno solo nel 1984, universalmente famoso per i suoi spettacoli che univano musica, umorismo e poesia.
I suoi ultimi concerti si tennero in America Centrale. Nel 2011 si esibì a Città del Guatemala per poi tenere un ultimo concerto a Quetzaltenango. Due giorni dopo, mentre viaggiava in macchina con un certo Henry Fariñas che lo stava portando all'aereoporto, subì un attentato, apparentemente diretto allo stesso Fariñas il quale però ne uscì solamente ferito mentre Cabral rimase ucciso dai proiettili.


Frasi di Facundo Cabral

Abbiamo un totale di 6 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

Comunistas hasta que se enriquecen.
Feministas hasta que se casan.
Ateos hasta que el avión empieza a caer.


Leggi le frasi di Facundo Cabral