Biografia di Candido Cannavò
Nazione: Italia
Candido Cannavò nacque a Catania il 29 novembre 1930 e morì a Milano il 22 febbraio 2009. Fu mezzofondista e giornalista.
Iniziò a lavorare come giornalista sportivo sulla testata La Sicilia appena diciannovenne. Dal 1952 al 1955 fu presidente del CUS Catania: fu ingaggiato nello stesso anno come corrispondente da La Gazzetta dello Sport. Successivamente divenne inviato speciale per seguire e commentare importanti manifestazioni tra cui alcuni Mondiali di calcio, nove Olimpiadi e moltissimi Giri d'Italia.
Nel 1981 divenne vicedirettore, poi condirettore e nel 1983 succedendo a Gino Palumbo come direttore responsabile del quotidiano. Rimase in carica fino al 12 marzo 2002, quando fu sostituito da Pietro Calabrese. Durante la sua carica, la Gazzetta dello Sport si è consolidata come primo quotidiano italiano e tra i più importanti quotidiani sportivi europei, e ci fu anche l'apertura del proprio sito web. Fu stimato opinionista (sempre per la Gazzetta) e curò le rubriche Candidamente e Fatemi capire. Il figlio Alessandro, anch'egli giornalista, lavora oggi come redattore capo al Corriere della Sera.
Il suo impegno andò oltre lo sport, considerando che fu anche un atleta di fondo e mezzofondo a livello nazionale: si occupò dei problemi della società, soprattutto quelli siciliani, e da quando smise di dirigere la Gazzetta dello Sport pubblicò la sua biografia e tre saggi, che raccontano la situazione nelle prigioni italiane, dei disabili e dei senzatetto.
Nonostante le polemiche che l'avevano non di rado contrapposto a Gianni Brera, è stato uno degli iniziatori e dei più validi sostegni del Premio Gianni Brera "Lo sportivo dell'anno" che ne onora la memoria.
Il 22 febbraio 2009, dopo un ricovero di alcuni giorni all'ospedale Santa Rita di Milano in seguito ad un'emorragia cerebrale, morì a 78 anni.
Un mese dopo la sua scomparsa, il 22 marzo 2009 La Gazzetta dello Sport intitolò sia l'ufficio del direttore (con il nome di "Stanza Candido Cannavò") sia la maglia bianca del Giro d'Italia.
La sua tomba è all'interno del Cimitero Monumentale di Milano.
Il 2 gennaio 2010 il comune di Castellania (AL), paese natale di Fausto e Serse Coppi nel 50º della morte di Fausto Coppi ha dedicato una piazza a Candido Cannavò.
Iniziò a lavorare come giornalista sportivo sulla testata La Sicilia appena diciannovenne. Dal 1952 al 1955 fu presidente del CUS Catania: fu ingaggiato nello stesso anno come corrispondente da La Gazzetta dello Sport. Successivamente divenne inviato speciale per seguire e commentare importanti manifestazioni tra cui alcuni Mondiali di calcio, nove Olimpiadi e moltissimi Giri d'Italia.
Nel 1981 divenne vicedirettore, poi condirettore e nel 1983 succedendo a Gino Palumbo come direttore responsabile del quotidiano. Rimase in carica fino al 12 marzo 2002, quando fu sostituito da Pietro Calabrese. Durante la sua carica, la Gazzetta dello Sport si è consolidata come primo quotidiano italiano e tra i più importanti quotidiani sportivi europei, e ci fu anche l'apertura del proprio sito web. Fu stimato opinionista (sempre per la Gazzetta) e curò le rubriche Candidamente e Fatemi capire. Il figlio Alessandro, anch'egli giornalista, lavora oggi come redattore capo al Corriere della Sera.
Il suo impegno andò oltre lo sport, considerando che fu anche un atleta di fondo e mezzofondo a livello nazionale: si occupò dei problemi della società, soprattutto quelli siciliani, e da quando smise di dirigere la Gazzetta dello Sport pubblicò la sua biografia e tre saggi, che raccontano la situazione nelle prigioni italiane, dei disabili e dei senzatetto.
Nonostante le polemiche che l'avevano non di rado contrapposto a Gianni Brera, è stato uno degli iniziatori e dei più validi sostegni del Premio Gianni Brera "Lo sportivo dell'anno" che ne onora la memoria.
Il 22 febbraio 2009, dopo un ricovero di alcuni giorni all'ospedale Santa Rita di Milano in seguito ad un'emorragia cerebrale, morì a 78 anni.
Un mese dopo la sua scomparsa, il 22 marzo 2009 La Gazzetta dello Sport intitolò sia l'ufficio del direttore (con il nome di "Stanza Candido Cannavò") sia la maglia bianca del Giro d'Italia.
La sua tomba è all'interno del Cimitero Monumentale di Milano.
Il 2 gennaio 2010 il comune di Castellania (AL), paese natale di Fausto e Serse Coppi nel 50º della morte di Fausto Coppi ha dedicato una piazza a Candido Cannavò.
Frasi di Candido Cannavò
Abbiamo un totale di 4 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
Leggi le frasi di Candido Cannavò
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
Penso che talvolta i veri limiti esistano in chi ci guarda.
Leggi le frasi di Candido Cannavò