Biografia di Lizzie Borden
Nazione: Stati Uniti d'America
Lizzie Andrew Borden nacque a Fall River, Massachusetts il 19 luglio 1860 e morì sempre a Fall River il giorno 1 giugno 1927. Divenne famosa per essere stata accusata di aver ucciso a colpi d'ascia il padre, Andrew, e la matrigna, Abby, nel 1892, e per essere stata protagonista di un famoso processo che si concluse con la sua assoluzione. Da non confondere con l'omonima regista americana nata nel 1958.
La madre di Lizzie morì quando lei era ancora ragazzina e il padre, molto ricco e avarissimo, si era risposato. Sia Lizzie sia la sorella, Emma, non andavano d'accordo con la matrigna, per cui vivevano quasi da recluse in una stanza della casa priva di bagno e acqua corrente (ritenuti dal padre dei lussi inutili).
Lizzie aveva diversi motivi per essere mal disposta verso il padre. Prima di tutto lui aveva regalato una casa alla sorella della seconda moglie mentre lei ed Emma erano costrette a vivere in una modesta abitazione. Inoltre il padre aveva venduto carrozza e cavalli, per cui a Lizzie restavano solo dei piccioni come animali domestici. Dopo che qualche ladruncolo ne aveva rubati alcuni, il padre, infuriato per il furto, uccise i rimanenti.
Se sia stato questo il motivo che spinse Lizzie all'insano gesto, non è chiaro, ma il 4 agosto 1892, la domestica sentì Lizzie urlare. Accorsa in aiuto, vide il cadavere del padre di Lizzie sul divano, con la testa spaccata a colpi d'ascia, mentre non c'era alcuna presenza della moglie.
La domestica venne mandata a cercare aiuto e tornò con un medico e una vicina di casa. Guardando in tutte le stanze scoprirono anche il cadavere della matrigna di Lizzy, anche lei con la testa fracassata.
Poiché Lizzie sosteneva che un estraneo fosse penetrato in casa, mentre gli inquirenti stabilirono che la matrigna fosse morta già da un'ora quando il padre era stato aggredito, lei fu accusata di omicidio.
L'efferatezza del modus operandi fece molto scalpore, all'epoca, e diede vita ad un processo molto seguito. Come spesso accade nei processi americani (vedi per esempio quello di O.J. Simpson, accusato dell'omicidio della moglie) non sono tanto le prove che contano, ma come vengono esposti i fatti. Nella casa venne ritrovata l'ascia con cui erano stati uccisi i due coniugi, perfettamente ripulita; Lizzie (insieme alla sorella) avrebbe ereditato la fortuna del padre e, oltre tutto, fu vista bruciare un proprio abito che assomigliava molto a quello indossato il giorno degli omicidi.
Ciononostante, l'avvocato della difesa asserì che una donna non avrebbe mai potuto infliggere 18 colpi d'ascia alla matrigna e 11 al padre, una donna che, oltre tutto, partecipava ad associazioni religiose, insegnava catechismo e aveva l'hobby delle statuine di ceramica, per cui l'imputata fu assolta da tutte le accuse.
L'omicidio non venne mai risolto e Lizzie divenne ricchissima grazie all'eredità. Quando morì di polmonite nel 1927, possedeva una casa, diversi palazzi adibiti ad uffici, due macchine e moltissimi gioielli.
Non si capisce per quale motivo questo omicidio e il relativo processo siano diventati così famosi da entrare di forza nella cultura popolare, ma Lizzie Borden è diventata un personaggio che ha ispirato, tra le altre cose, il nome della band heavy metal californiana Lizzie Borden e una miniserie televisiva a seguito del film Il caso di Lizzie Borden (interpretato da Christina Ricci), e che compare in La famiglia Addams 2 tra le figurine collezionabili di "Schizofrenici e maniaci omicidi" nonché in un episodio dei Simpson, nelle vesti di giurato ad un processo.
Ad ulteriore conferma di ciò, poiché non sono note frasi pronunciate o scritte da Lizzie, abbiamo riportato una filastrocca che parla di lei. Questi folcloristici versi hanno anche una poco conosciuta seconda strofa:
Andrew Borden now is dead,
Lizzie hit him on the head.
Up in heaven he will sing,
on the gallows she will swing.
Andrew Borden ora è morto,
Lizzie l'ha colpito in testa,
In paradiso è giunto in porto
sulla forca lei fa festa.
(Traduzione non letterale a cura della redazione)
Come abbiamo visto, non è andata così.
La madre di Lizzie morì quando lei era ancora ragazzina e il padre, molto ricco e avarissimo, si era risposato. Sia Lizzie sia la sorella, Emma, non andavano d'accordo con la matrigna, per cui vivevano quasi da recluse in una stanza della casa priva di bagno e acqua corrente (ritenuti dal padre dei lussi inutili).
Lizzie aveva diversi motivi per essere mal disposta verso il padre. Prima di tutto lui aveva regalato una casa alla sorella della seconda moglie mentre lei ed Emma erano costrette a vivere in una modesta abitazione. Inoltre il padre aveva venduto carrozza e cavalli, per cui a Lizzie restavano solo dei piccioni come animali domestici. Dopo che qualche ladruncolo ne aveva rubati alcuni, il padre, infuriato per il furto, uccise i rimanenti.
Se sia stato questo il motivo che spinse Lizzie all'insano gesto, non è chiaro, ma il 4 agosto 1892, la domestica sentì Lizzie urlare. Accorsa in aiuto, vide il cadavere del padre di Lizzie sul divano, con la testa spaccata a colpi d'ascia, mentre non c'era alcuna presenza della moglie.
La domestica venne mandata a cercare aiuto e tornò con un medico e una vicina di casa. Guardando in tutte le stanze scoprirono anche il cadavere della matrigna di Lizzy, anche lei con la testa fracassata.
Poiché Lizzie sosteneva che un estraneo fosse penetrato in casa, mentre gli inquirenti stabilirono che la matrigna fosse morta già da un'ora quando il padre era stato aggredito, lei fu accusata di omicidio.
L'efferatezza del modus operandi fece molto scalpore, all'epoca, e diede vita ad un processo molto seguito. Come spesso accade nei processi americani (vedi per esempio quello di O.J. Simpson, accusato dell'omicidio della moglie) non sono tanto le prove che contano, ma come vengono esposti i fatti. Nella casa venne ritrovata l'ascia con cui erano stati uccisi i due coniugi, perfettamente ripulita; Lizzie (insieme alla sorella) avrebbe ereditato la fortuna del padre e, oltre tutto, fu vista bruciare un proprio abito che assomigliava molto a quello indossato il giorno degli omicidi.
Ciononostante, l'avvocato della difesa asserì che una donna non avrebbe mai potuto infliggere 18 colpi d'ascia alla matrigna e 11 al padre, una donna che, oltre tutto, partecipava ad associazioni religiose, insegnava catechismo e aveva l'hobby delle statuine di ceramica, per cui l'imputata fu assolta da tutte le accuse.
L'omicidio non venne mai risolto e Lizzie divenne ricchissima grazie all'eredità. Quando morì di polmonite nel 1927, possedeva una casa, diversi palazzi adibiti ad uffici, due macchine e moltissimi gioielli.
Non si capisce per quale motivo questo omicidio e il relativo processo siano diventati così famosi da entrare di forza nella cultura popolare, ma Lizzie Borden è diventata un personaggio che ha ispirato, tra le altre cose, il nome della band heavy metal californiana Lizzie Borden e una miniserie televisiva a seguito del film Il caso di Lizzie Borden (interpretato da Christina Ricci), e che compare in La famiglia Addams 2 tra le figurine collezionabili di "Schizofrenici e maniaci omicidi" nonché in un episodio dei Simpson, nelle vesti di giurato ad un processo.
Ad ulteriore conferma di ciò, poiché non sono note frasi pronunciate o scritte da Lizzie, abbiamo riportato una filastrocca che parla di lei. Questi folcloristici versi hanno anche una poco conosciuta seconda strofa:
Andrew Borden now is dead,
Lizzie hit him on the head.
Up in heaven he will sing,
on the gallows she will swing.
Andrew Borden ora è morto,
Lizzie l'ha colpito in testa,
In paradiso è giunto in porto
sulla forca lei fa festa.
(Traduzione non letterale a cura della redazione)
Come abbiamo visto, non è andata così.
Frasi di Lizzie Borden
Abbiamo un totale di 6 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
Leggi le frasi di Lizzie Borden
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
Lizzie Borden took an axe
And gave her mother forty whacks.
When she saw what she had done
She gave her father forty-one.
And gave her mother forty whacks.
When she saw what she had done
She gave her father forty-one.
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