Frasi di Jean de la Bruyère



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Un uomo di ingegno mediocre crede di scrivere divinamente; uno di solido ingegno ritiene di scrivere passabilmente.

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Non c'è al mondo un mestiere penoso quanto quello di farsi un grande nome: la vita giunge al suo termine e si è appena sbozzata la propria opera.

3/40

La modestia sta al merito come le ombre stanno alle figure in un quadro: gli dà forza e risalto.

4/40

Ho visto desiderare di essere una fanciulla, e una bella fanciulla, dai tredici fino ai ventidue anni; e dopo questa età, di diventar uomo.

5/40

La grazia è arbitraria: la bellezza è qualche cosa di più reale e di più indipendente dal gusto e dall'opinione.

6/40

Le donne si legano agli uomini con i favori che accordano loro: gli uomini guariscono per via di questi stessi favori.

7/40

La donna dimentica, dell'uomo che non ama più, perfino i favori ch'egli ha ottenuto da lei.

8/40

Poche relazioni sono segrete: molte donne non son meglio designate dal nome del marito che da quelli degli amanti.

9/40

Donna incostante è quella che non ama più; volubile, quella che già ne ama un altro; irresoluta, quella che non sa se ama e che cosa ama; indifferente, quella che non ama nulla.

10/40

La perfidia femminile ha questo di buono, che guarisce dalla gelosia.

11/40

Certe donne, nel corso della vita, devono reggere un duplice legame, ugualmente difficile da spezzare e da dissimulare: all'uno non manca che il contratto, all'altro il cuore.

12/40

Ci sono donne che preferiscono il denaro agli amici e gli innamorati al denaro.

13/40

Le donne sono estreme: o migliori o peggiori degli uomini.

14/40

La maggior parte delle donne non ha quasi principi: esse si lasciano guidare dal cuore, e dipendono quanto a costumi da coloro che amano.

15/40

L'uomo è più fedele all'altrui segreto che al proprio: la donna invece custodisce meglio il proprio segreto che quello degli altri.

16/40

Capita alle belle ragazze di vendicare gli innamorati che hanno maltrattato, con il prendersi brutti o vecchi o indegni mariti.

17/40

Una donna che tenga gli occhi sempre su una persona, o che da questa continuamente li distolga, fa pensare di sé la stessa cosa.

18/40

Gli amori muoiono di disgusto, e l'oblio li seppellisce.

19/40

Una bella donna è attraente nella sua naturalezza:
non perde nulla se è sobria e senz'altri sfarzi
oltre quelli che attinge alla bellezza e alla giovinezza.

20/40

Nulla induce tanto un uomo ragionevole a sopportare tranquillamente da parenti e amici i torti che essi commettono nei suoi riguardi quanto la riflessione che egli intraprende sui difetti dell'umanità.

21/40

È piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.

22/40

Ci sono persone che parlano un momento prima di pensare.

23/40

Uno sciocco non entra, non esce, non si siede, non si alza, non tace, non sta in piedi come un uomo di spirito.

24/40

La gloria o il merito di certi uomini è scrivere bene; di altri, non scrivere affatto.

25/40

Fare libri è un lavoro da professionisti, come fare orologi.

26/40

Ci sono occasioni nella vita in cui la verità e la semplicità sono il più abile maneggio.

27/40

Lo spirito di parte abbassa gli uomini più grandi alla meschinità del popolo.

28/40

Di dove viene che a teatro si ride così liberamente, e si ha vergogna di piangere?

29/40

Quelli che impiegano male il loro tempo sono i primi a lamentarsi che passi troppo in fretta.

30/40

Tutto è tentazione per chi la teme.

31/40

Temiamo la vecchiaia, alla quale non siamo sicuri di poter arrivare.

32/40

Se è naturale essere vivamente commossi dalle cose rare, perché lo siamo così poco della virtù?

33/40

Un bel viso è il più bello di tutti gli spettacoli.

34/40

Ci sono solo tre eventi nell'esistenza di un uomo: la nascita, la vita e la morte; e l'uomo non sa di nascere, muore soffrendo, e si dimentica di vivere.

35/40

La maggior parte degli uomini spende la prima metà della sua vita a rendere infelice l'altra.

36/40

Si ricava questo bene dalla perfidia delle donne: che guarisce dalla gelosia.

37/40

La generosità consiste meno nel dare molto che nel dare a proposito.

38/40

Non v'è al mondo più bell'eccesso che quello della riconoscenza.

39/40

Un colpevole punito è un esempio per la canaglia; un innocente condannato è cosa che riguarda tutti gli uomini onesti.

40/40

Quando una lettura eleva il vostro spirito e vi ispira sentimenti nobili e coraggiosi, non cercate un'altra regola per giudicare l'opera: è buona, e fatta da mano maestra.




Biografia di Jean de la Bruyère