Frasi di Bertold Brecht



Come citato anche nella biografia, Bertold sarebbe il vero nome di Brecht se lui non l'avesse cambiato in Bertolt.
Le frasi qui di seguito sono quelle che avevamo inserito quando le pagine erano a nome di Bertold.

Questa pagina non verrà più aggiornata.

Leggete le frasi di Bertolt Brecht.

1/21

Tra le cose sicure, la più sicura è il dubbio.

2/21

Tutte le arti contribuiscono all'arte più grande di tutte: quella di vivere.

3/21

Prima degli altri vennero a prendere gli zingari.
Ed io fui contento perchè rubavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei.
Restai in silenzio perchè mi erano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali.
E fui sollevato perchè mi davano fastidio.
Poi vennero a prendere i comunisti.
Ed io non dissi nulla perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me.
E non c'era più nessuno per protestare.

4/21

Esitare va bene, se poi fai quello che devi fare.

5/21

Quando ci si trova davanti un ostacolo, la linea più breve tra i due punti, può essere una linea curva.

6/21

Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.

7/21

Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.

8/21

Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.

9/21

Cos'è rapinare una banca a paragone del fondare una banca?

10/21

Un uomo ha sempre paura di una donna che l'ama troppo.

11/21

Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore.

12/21

Durante i miei nove anni di scuole superiori non sono mai riuscito ad insegnare niente ai miei professori.

13/21

Per essere creativi non bisogna partire dalle buone vecchie cose, bensì dalle cattive cose nuove.

14/21

Quando chi sta in alto parla di pace, la gente comune sa che ci sarà la guerra. Quando chi sta in alto maledice la guerra, le cartoline precetto sono già state compilate.

15/21

Sventurata la terra che ha bisogno di eroi.

16/21

Che cosa ne è del buco una volta finito il formaggio?

17/21

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari. E fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei. E stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare.

18/21

Quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere.

19/21

Intelligenza non è non commettere errori, ma scoprire subito il modo di trarne profitto.

20/21

Oggi siamo seduti, alla vigilia di Natale, noi, gente misera, in una gelida stanzetta, il vento corre fuori, il vento entra.
Vieni, buon Signore Gesù, da noi, volgi lo sguardo: perché tu ci sei davvero necessario.

21/21

Affamato, afferra il libro: è un'arma.
Non avere paura di chiedere...
Non lasciarti influenzare, verifica tu stesso!
Quel che non sai tu stesso, non lo saprai.
Controlla il conto,
sei tu che lo devi pagare.




Biografia di Bertold Brecht