1/26
Audacter calumniare, semper aliquid haeret.
2/26
Calunnia senza timore, qualcosa sempre rimarrà attaccato.
3/26
La rinnovazione va fatta dai primi fondamenti.
4/26
Instauratio facienda ab imis fundamentis.
5/26
In tutte le cose, e specialmente nelle più difficili, non ci si deve aspettare di seminare e mietere nel medesimo tempo, ma è necessaria una lenta preparazione, affinché esse maturino gradatamente.
6/26
In rebus quibuscumque difficilioribus non expectandum, ut quis simul, et serat, et metat, sed praeparatione opus est, ut per gradus maturescant.
7/26
Ogni uomo è debitore alla sua professione.
8/26
Là dove l'uomo scopre un minimo di ordine, immediatamente ne suppone troppo.
9/26
L'immaginazione è stata data all'uomo per compensarlo di ciò che non è, il senso dell'umorismo per consolarlo di ciò che è.
10/26
La speranza è buona come prima colazione, ma è una pessima cena.
11/26
Le ricchezze sono fatte per essere spese.
12/26
La nudità è sconveniente nell'anima come nel corpo.
13/26
La ricchezza è una buona serva ma la peggiore delle amanti.
14/26
Il rispetto di sé è, dopo la religione, il freno principale di tutti i vizi.
15/26
Nulla ispira a un uomo tanti sospetti quanto il fatto di saper poco.
16/26
Fra i pensieri, i sospetti sono come i pipistrelli fra gli altri uccelli: volano nel crepuscolo.
17/26
Nulla provoca più danno in uno stato del fatto che gli scaltri passino per saggi.
18/26
La vendetta è una specie di giustizia selvaggia.
19/26
La fama è come un fiume, che porta a galla le cose leggere e gonfie e manda a fondo quelle pesanti e massicce.
20/26
Chi ha moglie e figli ha consegnato ostaggi alla fortuna; moglie e figli rappresentano infatti un impedimento alle grandi imprese, così virtuose come malvage.
21/26
I figli alleviano le fatiche ma fanno più amare le sventure; aumentano le preoccupazioni della vita, ma mitigano il pensiero della morte.
22/26
Un poco di filosofia inclina la mente dell'uomo all'ateismo, ma la profondità in filosofia lo avvicina alla religione.
23/26
Una folla non è compagnia, e le facce sono soltanto una galleria di quadri.
24/26
Le gioie dei genitori sono segrete, e così i loro dispiaceri e timori; le prime non le sanno e i secondi non li vogliono esprimere.
25/26
Dio Onnipotente fu il primo a piantare un giardino; ed è, veramente, il più puro fra i piaceri dell'uomo.
26/26
La rabbia rende arguti anche gli uomini ottusi, ma li conserva poveri.