Biografia di Louis Armstrong

Nazione: Stati Uniti d'America
Louis Daniel Armstrong nacque a New Orleans, Louisiana il 4 agosto 1901 e morì a New York il 6 luglio 1971. Fu trombettista, attore e cantante.
Cresciuto in un quartiere noto come "The Battlefield", uno dei più degradati della città, ebbe un'infanzia turbolenta segnata dall'abbandono del padre e dalla necessità di cavarsela in un ambiente difficile. La madre spesso era costretta a lavorare come domestica e prostituta per mantenere la famiglia.
All'età di undici anni fu mandato in un riformatorio, il Colored Waifs Home for Boys, dove ricevette la sua vera educazione musicale e imparò a suonare la cornetta, grazie all'insegnamento del professor Peter Davis. Fu lì che iniziò a sviluppare il talento che lo avrebbe reso celebre.
Nel corso della giovinezza suonò nelle bande musicali di New Orleans, affinando il suo stile e acquisendo abilità nei primi assoli di tromba, che presto lo portarono a diventare un musicista di grande talento nelle orchestre di battelli a vapore sul Mississippi.
La svolta importante arrivò nel 1922, quando Armstrong si trasferì a Chicago per suonare con l'orchestra di King Oliver, figura che fu per lui mentore e guida. Poco dopo si unì alla celebre orchestra di Fletcher Henderson a New York, dove cominciò a sperimentare il suo stile unico, con un fraseggio innovativo e una particolare capacità di improvvisazione che influenzarono profondamente il jazz.
Durante la sua lunga carriera Armstrong collaborò con molti altri grandi nomi della musica, tra cui Bing Crosby, con cui ebbe un rapporto di stima reciproca, Duke Ellington, Ella Fitzgerald con la quale registrò vari album di successo come "Ella and Louis", e il pianista Oscar Peterson.
Armstrong fu anche un innovatore nel canto jazz, riuscendo a portare il suo talento vocale a un pubblico più ampio verso la metà del secolo. Tra le sue canzoni più celebri si ricordano pezzi come What a wonderful world, Stardust, When the saints go marching in, Dream a little dream of me, Ain't misbehavin' e Stompin' at the Savoy.
Non solo musicista, Armstrong partecipò anche a diversi film, come The five pennies e Hello, Dolly!, interpretando se stesso e contribuendo a diffondere il jazz a livello internazionale. Armstrong venne in Italia nel corso di tre tournée, nel 1935, 1949 e 1952, collaborando anche con musicisti italiani come Nunzio Rotondo e Nini Rosso.
Nel 1966 gli fu assegnato il Grammy Award alla carriera per il grande contributo alla storia della musica. Quando morì lasciò un'impronta indelebile come uno dei più grandi e influenti musicisti jazz di tutti i tempi, capace di trasformare la musica afroamericana in un fenomeno globale e di ispirare generazioni di artisti e appassionati di musica in tutto il mondo.
Cresciuto in un quartiere noto come "The Battlefield", uno dei più degradati della città, ebbe un'infanzia turbolenta segnata dall'abbandono del padre e dalla necessità di cavarsela in un ambiente difficile. La madre spesso era costretta a lavorare come domestica e prostituta per mantenere la famiglia.
All'età di undici anni fu mandato in un riformatorio, il Colored Waifs Home for Boys, dove ricevette la sua vera educazione musicale e imparò a suonare la cornetta, grazie all'insegnamento del professor Peter Davis. Fu lì che iniziò a sviluppare il talento che lo avrebbe reso celebre.
Nel corso della giovinezza suonò nelle bande musicali di New Orleans, affinando il suo stile e acquisendo abilità nei primi assoli di tromba, che presto lo portarono a diventare un musicista di grande talento nelle orchestre di battelli a vapore sul Mississippi.
La svolta importante arrivò nel 1922, quando Armstrong si trasferì a Chicago per suonare con l'orchestra di King Oliver, figura che fu per lui mentore e guida. Poco dopo si unì alla celebre orchestra di Fletcher Henderson a New York, dove cominciò a sperimentare il suo stile unico, con un fraseggio innovativo e una particolare capacità di improvvisazione che influenzarono profondamente il jazz.
Durante la sua lunga carriera Armstrong collaborò con molti altri grandi nomi della musica, tra cui Bing Crosby, con cui ebbe un rapporto di stima reciproca, Duke Ellington, Ella Fitzgerald con la quale registrò vari album di successo come "Ella and Louis", e il pianista Oscar Peterson.
Armstrong fu anche un innovatore nel canto jazz, riuscendo a portare il suo talento vocale a un pubblico più ampio verso la metà del secolo. Tra le sue canzoni più celebri si ricordano pezzi come What a wonderful world, Stardust, When the saints go marching in, Dream a little dream of me, Ain't misbehavin' e Stompin' at the Savoy.
Non solo musicista, Armstrong partecipò anche a diversi film, come The five pennies e Hello, Dolly!, interpretando se stesso e contribuendo a diffondere il jazz a livello internazionale. Armstrong venne in Italia nel corso di tre tournée, nel 1935, 1949 e 1952, collaborando anche con musicisti italiani come Nunzio Rotondo e Nini Rosso.
Nel 1966 gli fu assegnato il Grammy Award alla carriera per il grande contributo alla storia della musica. Quando morì lasciò un'impronta indelebile come uno dei più grandi e influenti musicisti jazz di tutti i tempi, capace di trasformare la musica afroamericana in un fenomeno globale e di ispirare generazioni di artisti e appassionati di musica in tutto il mondo.
Frasi di Louis Armstrong
Abbiamo un totale di 3 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Se mi fai un torto, sei tu che devi vergognarti!
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