Biografia di Aristofane

Aristofane nacque probabilmente ad Atene nel 450 a.C. circa e morì a Delfi nel 385 a.C. circa. Fu un commediografo.

Della sua vita si sa poco e la maggior parte dei fatti noti deriva da riferimenti alle sue opere. Era un cittadino ateniese appartenente al clan di Pandionis, ma il suo luogo di nascita effettivo è incerto. Il fatto che lui o suo padre, Filippo, possedessero proprietà sull'isola di Egina potrebbe essere stata la causa dell'accusa da parte dei suoi concittadini di non essere ateniese di nascita.
Iniziò la sua carriera drammatica nel 427 a.C. con un'opera, le Daitaleis (I banchettanti), che dai frammenti superstiti sembra essere una satira sulle teorie educative e morali dei suoi contemporanei.

Si pensa che abbia scritto in tutto circa 40 commedie: di queste che gli furono attribuite, ne sono rimaste solo undici, tra le quali ricordiamo Gli uccelli , Le nuvole e Le rane .
Gran parte della sua opera riguarda la vita sociale, letteraria e filosofica della stessa Atene e i temi provocati dalla guerra del Peloponneso (431-404 a.C.), che fu essenzialmente un conflitto tra l'Atene imperialista e la Sparta conservatrice pertanto rimase a lungo la questione dominante nella politica ateniese.

Fu un oppositore degli statisti più o meno bellicosi che controllarono il governo di Atene per buona parte della sua maturità, e visse per vedere la rinascita di Atene dopo la sconfitta di Sparta.

Morì poco dopo aver prodotto Pluto (388 a.C. detta anche "seconda Ricchezza" per distingerla da una precedente commedia, oggi perduta, con lo stesso titolo), ultima commedia a essere rappresentata mentre era ancora in vita. Lasciò due commedie, l'Aiolosikon e il Kokolos, andate perdute, che il figlio mise in scena (387 a.C. circa): entrambe solitamente ritenute burle mitologiche.